Creare un sito web con WordPress – Da dove partire
Amici del Pab bentornati!
Con l’articolo di oggi, ho intenzione di rispondere ad alcune domande che mi sono fatto anche io appena iniziata la carriera di grafico e più nello specifico di web designer e cioè, come si sviluppa un sito web? Da dove si parte? Che basi è necessario avere per iniziare a fare questo mestiere?
Dopo anni di esperienze e di lavori vari, ho imparato che la risposta più esatta a queste domande è: dipende.
Si, perché di base non c’è sempre una sola e unica risposta che chiarisca i dubbi che possiamo avere quando intraprendiamo questa strada. Ma allora, da cosa dipende? Ora la domanda è più diretta e forse da qui possiamo partire per risolvere qualche mistero.
Sicuramente dipende da quanto siamo disposti a imparare e studiare le tecniche di sviluppo di un sito web. Sicuramente dipende da che prospettiva abbiamo rispetto a quando entrare nel mondo del lavoro. Sicuramente dipende dal target di riferimento. Sicuramente dipende dalla nostra idea di business di fondo. Insomma, ci sono un sacco di strade per rispondere al nostro “dipende” ma se riusciamo a far quadrare le prime risposte, piano piano la strada si spianerà e tutto diventerà automatico.
Quanto state per leggere quindi non è altro che la conseguenza di un percorso dove ho fatto le mie considerazioni, fatto le mie scelte e tirato le mie conclusioni e scegliere una strada piuttosto che un’altra e perciò ho deciso di fornirvi qualche indizio che magari vi tornerà utile per intraprendere la vostra carriera, soprattutto se siete neofiti del campo.
Le basi
Partiamo dalle basi. Quando ci si approccia alla realizzazione di un sito web è sempre bene avere un’infarinatura generale dei linguaggi di programmazione utilizzati per lo sviluppo di un sito, ovvero HTML, CSS e JavaScript. Ci sono moltissimi corsi e video tutorial online gratuiti che spiegano in modo molto approfondito come utilizzare questi linguaggi e come approcciarsi all’utilizzo. Di base comunque servono per sviluppare tutta la parte di design di un sito, perciò è bene padroneggiarli.
Un altro linguaggio molto importante che interviene quando si realizza un sito web il famoso php, il linguaggio che consente il dialogo tra il nostro sito e il server dove questo è posizionato.
Un server? Ma di che cosa parli?
Dove costruire il sito
Ogni sito web ha bisogno di uno spazio online dove essere posizionato, per questo esistono i servizi di hosting che ci offrono dei pacchetti mensili o annuali per affittare GB di spazio all’interno dei loro server. Grazie a questi servizi come Siteground, Aruba, Keliweb, Netson e altri provider, possiamo posizionare il nostro sito sul web. Ma come facciamo a far visitare e raggiungere questo spazio online dai nostri clienti? A questo proposito esiste il dominio, ovvero l’indirizzo del nostro sito, che deve essere unico e non può avere duplicati. Ad esempio, il dominio associato al mio sito dove leggete questo articolo è www.pabstudio.it. Avendo acquistato questo dominio, nessun altro potrà acquistare pabstudio.it, al massimo pabstudio.com o .net o .info. Insomma, il nome dominio è univoco.
Una volta acquistato lo spazio di hosting e il dominio di riferimento, siamo quindi pronti a installare e realizzare il nostro sito. Ma da dove partiamo?
WordPress
È qui che interviene WordPress.
WordPress è un CMS ovvero Content Management System ovvero un gestore di contenuti. È sistema open source che ci da la possibilità di creare e gestire un sito web in modo molto più veloce e intuitivo Grazie a WordPress, abbiamo la possibilità di realizzare un sito in tempi estremamente brevi e creando comunque una struttura professionale, senza necessità di scrivere tutto il codice del sito da zero.
Qui si aprono diverse scuole di pensiero: molto web designer ad esempio, installano ed utilizzano WordPress solo come base di partenza, andando poi a personalizzare il codice manipolando a proprio piacimento. Questa è una scelta molto comprensibile perché si ha il pieno controllo di ciò che sta succedendo all’interno del motore del sito web e ogni riga di codice posizionata nelle cartelle del nostro sito, vengono inserite con criterio e ragionamenti ben strutturati.
Questo modo di sviluppare un sito web sicuramente ha dei pro a livello di performance (così facendo non ci saranno linee di codice inutili che serviranno solo a rallentare il sito), ma può anche avere dei contro per quanto riguarda la velocità di creazione del sito web stesso, per non parlare degli anni di studio che ognuno dovrà investire per imparare bene i vari linguaggi di programmazione e tutte le skills necessarie per avere il controllo degli strumenti che si utilizzano in questi casi.
Se siete interessati, nei prossimi articoli approfondirò tutto quello che è il processo di installazione di WordPress per partire con la costruzione di un sito web. Fatemelo sapere con un commento qui sotto!
I page builder
Creare un sito web con WordPress può avere svariate dinamiche. Questo grazie anche al fatto che negli anni sono stati sviluppati i famosi page builder. Ma cosa sono nello specifico? Lo dice il termine stesso, sono dei costruttori di pagina. Sono degli editor che tramite l’utilizzo di blocchi preimpostati e formattati ci danno la possibilità di montare visivamente il nostro sito. Ce ne sono tantissimi e di vari tipi ed entità che vanno usati anche in base all’esperienza che si ha come web designer. I più famosi sono ad esempio Wp Bakery, Divi, Elementor, Oxygen, ed altri. Per esempio, all’installazione di WordPress, in automatico viene installa Gutenberg, che è il page builder nativo di WordPress.
Grazie quindi all’utilizzo di questi strumenti abbiamo la possibilità di creare strutture molto complesse, professionali e in un tempo relativamente breve. Ovviamente va tenuto presente che quanto detto fino ad ora, può coesistere, può essere fuso in un’unica tecnica di sviluppo. Anzi, il consiglio che vi do, ma che molti altri web designer presenti nel web danno è quello di valutare gli strumenti da utilizzare sempre in base al progetto e di cercare di trovare la soluzione più smart e veloce per qualsiasi progetto, trovando quindi il giusto compromesso per tirare fuori comunque un prodotto professionale in grado di essere presentato al cliente e che soddisfi le esigenze richieste. Le famose “pippe mentali” sull’utilizzo di questo piuttosto che quello ecc, rimangono appunto pippe mentali.
Vi presento il mio sito!
Ad esempio, il mio sito dove state leggendo questo articolo, è stato sviluppato in WordPress, con il page builder di Elementor e qualche intervento di codice qua e la per limare i dettagli dove il page builder non può arrivare. Ho quindi preso diverse conoscenze e le ho mixate insieme, questo proprio perché il progetto richiedeva queste tecniche.
Nei prossimi appuntamenti vi spiegherò meglio gli strumenti che ho utilizzato più nello specifico e se vi piacerà il format, farò una panoramiche di Elementor in modo da darvi qualche nozione importante per l’utilizzo di questo potente page builder. Nel frattempo, fatevi un giro e fatemi sapere cosa ne pensate!
Se vi interessa partire all’interno di questo mondo e non sapete come muovervi a livello fiscale, qui trovate alcuni consigli per iniziare al meglio!
Sicuramente scrivere codice può essere impegnativo quanto gratificante, ma vi assicuro che l’utilizzo di un page builder lo è altrettanto e vi porterà a risultati alti, se usato con cognizione di causa. Inoltre nessuno vi vieta di utilizzare il codice di partenza di uno strumento per poi rimodellarlo a vostro piacimento. Ovviamente conoscere bene il codice vi aiuterà ad avere una marcia in più.
Perciò, di base, non fissatevi mai su una sola cosa, apprendete, mettete in pratica, passate oltre, e così a rotazione, per non fermarvi mai e continuare a crescere sempre. Enjoy!